skip to main |
skip to sidebar
Strane cose accadono ad Altavillatraz ultimamente: avvistamenti di scoiattoli, furti da copione western, traffico in piazza... ma un evento assai più strano mi accingo oggi a raccontare... Altavillatraz sembra aver compreso perfettamente il meccanismo della raccolta differenziata. Il lunedì porto fuori l’umido, il martedì l’indifferenziato… E le sporcizie raccolte con scopa e paletta? Dove le metto mai? Ne faccio gavettoni dal balcone: ovvio! -__- Quest’ultima non la sapevo, ma poiché le notizie ufficiali arrivano dall’alto, un attento raccoglitore differenziato si incarica di informarmi regalandomi un gavettone al mio ignaro passaggio. Da la Mariangela va in campagna allegra appena lucidata e uscita di casa, mi trasformo in yeti innevato. Non gradisco il gavettone a secco in questa fresca giornata di giugno, e della nuova modalità di sbarazzamento rifiuti chiedo spiegazione al mio cecchino dal tempismo perfetto. Il suddetto, con coda inserita tra le gambe, rientra in casa inneggiando e incolpando il vento… Testimone Giuseppe Laurino il meteorologo ufficiale di Altavillatraz, stamattina non si muove una foglia nel paese di canto e musica... Che sia un cecchino assoldato dal mio nemico Vricciullo Supermarket, l’ufficio stampa del Comune, o semplicemente un nuovo Omero, poco importa: la rabbia sale e io necessito di uno sfogo, oltre che di una doccia vera. In piazza di Altavillatraz non trovo nemmeno un prete per chiacchierar: potrei rivolgermi, come detta la moda di questa fine di decennio, al mio caro social network per lo sfogo, aspettando il commento sarcastico-esibizionista-poco consolatorio di un qualunque contatto. Ma me lo lascio scivolare addosso… in tutti i sensi… Caro sceriffo di Altavillatraz, ma la mia futura e rara uscita per Altavillatraz dovrò usarla con cautela?
Giugno: tempo di elezioni e di Sant’Antonio per Altavillatraz: come previsto, la tanto temuta “Gente” occulta e criticona esce in strada. Ci siamo lasciati alle spalle le fredde giornate in cui era possibile vedere un accumulo di persone solo davanti ai nuovi manifesti funebri. Ma ad Altavilltraz tutto e tutti sono buoni e genuini... Non solo mozzarelle e capicolli, ma gli altari nelle chiese sono talmente buoni che, dopo aver espiato le loro colpe con secoli di sermoni, volano in cielo anima e corpo! Forse lo statuario soldato in piazza si sarà deciso a lanciare la sua granata e avrà colpito proprio i preziosi altari... Se no come si spiegherebbe la loro misteriosa scomparsa?!
In vista dell’election day, le strade si popolano di faccioni ammiccanti “Yes we can!”. Io, per partito preso non prendo parti, anzi partiti… ma per motivi lavorativi da hostess volantinaia, mi ritrovo d’un tratto sostenitrice di un tizio di nome Antonio… Passo dopo passo, vota Antonio dopo vota Antonio, topastro schiacciato dopo ago di siringa abbandonato… conosco a perfezione le strade centrali e periferiche della cittadina che ho soffocato di volantini… Dei risultati elettorali ottenuti dal suddetto non so molto... Spero almeno che i cittadini non abbiano dimenticato di fare la differenziata… Messaggio per gli oppositori: "Era carta, non Antonio vero!".
2 Americani di Boston visitano tutti happy Altavillatraz, paese da cui un secolo fa i loro bisnonni effettuarono la Fuga. Non mi sforzo troppo con le mie lesson number one, che una lezione su Altavillatraz gli Americani l’hanno già imparata da soli: “But at Altavilla everything is closed!”.
Americana: “OOOOhh beautiful this chiesa!
Altavillese: “Sorry è abbandonata!” Americano: “Oooh pittoresco this castello!”
Altavillese: ”Sorry it’s work in progress!”: impalcature, gru e intere società di costruzioni ormai vi si sono arroccate e non si sa quando lo libereranno... :'(
Io scruto lo strano straniero che fa foto a banalissime piante di limone e gli dico: “Amiko, te fotografi er limone… e a Giuseppina la vicina che i limoni se li magna spremuti sulla neve glie’ facevi un film?”.