NATALE AD ALTAVILLATRAZ

E accanto ad Altavillatraz, Albanella Bronx!
Un tizio non sapeva proprio come esprimere un Buon Natale ai suoi amici e allora l’ha SPARATO! Beh una comunicazione che colpisce! Sarà stato uno studente di Scienze della Comunicazione: una delle prime teorie che studiamo è la teoria del “proiettile magico”!

O semplicemente la sbornia del pranzo di Natale gli ha un po’ offuscato le idee. D’altra parte è tradizione dalle nostre parti festeggiare il Natale con i botti.
Ma in quanto a cronaca nera Altavillatraz non è da meno.
Un parrucchiere vuole ampliare la sua clientela e lo fa con un investimento sul capitale. Sì con un’esecuzione capitale…: siamo in tempi di crisi e qualcosa va sacrificato, no?! Per cui non importa se la vittima sacrificale è una povera vecchietta che attraversa la strada…Forse non era sua cliente...
Ma sfogliamo Unico il settimanale di qualche anno fa:
Altavillatraz, un uomo viene ucciso da un sicario ancora ignoto.
I dettagli: 1) con un colpo di fucile. 2) nel bosco.
OHHHHHH è tutto così negli schemi fiabeschi qui nei nostri paesini! Fa tanto Biancaneve o Cappuccetto Rosso!
E’ proprio la logica della fiaba a muovere il Natale. O meglio, il mercato del Natale. Ma il Natale commerciale ha una sola mission: quella di incrementare le vendite dei sogni e di conseguenza le vendite. Punto.
“Quest’anno, puntualmente, in questo giorno di questa festosa (ndr) ricorrenza,
ank’io ci vado!", recitava Totò.
Ed è quello che dicono pure tutti i ragazzi di Altavillatraz emigrati più a Nord per lavoro o studio. Il vento del Natale riporta a casa gli uccelli migratori.
Ma tutti sono molto stupiti del fatto che Altavillatraz è sempre più desolata e, tra un bikkiere di spumante e un passo di disco dance nel bar di Silvestro, ricordano i bei tempi in cui la piazza era gremita di giovani.

Allora il problema era ben diverso: i tanti ragazzi si dividevano in gruppi, e se ad un membro di un gruppo piaceva una membra di un altro gruppo, beh, erano cavoli amari! Perché i gruppetti erano davvero inespugnabili, un po’ come le contrade di un palio. E per cambiare gruppo c’era persino bisogno di un nullaosta o qualcosa di simile.
Il mio gruppo era quello del coro del Carmine: a un certo punto pensammo addirittura di istituzionalizzarlo, e partirono dunque le pratiche di registrazione presso il Municipio: il gruppo divenne il supremo CISAN: Ci Siamo Anke Noi! Per le pratike occorreva una persona che masticasse bene l’italiano, e noi mandammo avanti una ragazza che aveva vissuto i suoi primissimi anni di vita a Reggio Emilia!
Ma un’organizzazione non è tale senza manifestazioni sociali e noi organizzammo
l’”Operazione piazza pulita”, in cui coinvolgemmo tutti i ragazzi nella pulizia delle pankine del nostro covo comune, la piazza.
E lì volavano secchi, spugne e bolle di sapone. L’operazione continuò nella foresta: il nostro fine era riassettare il nostro parco naturale dove tanti anni fa il Comune ci regalava concerti e scampagnate! Ora nessun umano ci mette più piede: il suo terreno è varcato solo da chissà quali zampe! Brrrrivido!
Oggi , e anche in occasione del Natale ad Altavillatraz, scatta la solidarietà tra i pochi superstiti dei vari gruppi, per cui siamo tutti un piccolo grande gruppo, targato Altavillatraz.

Noi ragazzi dobbiamo darci da fare da soli, perché Altavillatraz offre divertimento solo agli

over-60, con le serate e le feste del CENTRO SOCIALE ANZIANI, la cui mission è consolare i giovani impossibilitati ad andare via da Altavillatraz:
“Ma dai! resisti ankora qualche decennio!
Guarda qui cosa ti aspetta! Ka' noi pariamm!!!”.
Intanto ai ragazzi di Altavillatraz per qualche anno il Comune ha offerto una chance: quella di prendere parte al “Servizio civile nazionale...un’esperienza ke ti cambia la vita...La tua e quella degli altri".
Il progetto che andava forte era ovviamente “Generazioni a confronto”! In pratica un gran movimento di allegri badanti, alternativa alle rumene che lo fanno di mestiere qui ad Altavillatraz.
Ma i vecchi avranno organiz
zato pure loro una comunità, magari una web community, perché era prassi in ogni casa far trovare ai poveri allegri badanti un secchio con stracci e scopa dietro la porta! Una specie di tacito accordo tra i badati.

Immankabilmente, anke Giulia fu spedita ad affrontare il colloquio per entrare a far parte del servizio civile:
il mio colloquio, totalmente demotivato, fu uno show molto
surreale, tipo provino del Grande Fratello, o del Grande Nonno, in cui, non sapendo ke rispondere alle domande a me poste, piazzai il mio tormentone “All’università SDC a Roma ho come prof Maurizio Costanzo!”: il mio asserto era del tutto fuori luogo, ma senza rendermene conto avevo risposto alla domanda successiva: “Ha avuto già esperienze con gli anziani?”.

E anke il progetto del servizio civile ha chiuso i battenti ad Altavillatraz…come il tipico bar anni Trenta, come il Minibasket…come il CISAN..(vabbè il CISAN era una grande ca..ata!).


Messa di Natale: il prete dice che non bisogna dar retta al dio dei filosofi…Mi cade subito la tipica gocciolina da cartoon giapponese : allora mia sorella, laureata in filosofia, è scomunicata a vita! Ciò vuol dire niente matrimonio in abito bianco per lei e, quel che è peggio, “neanke un prete per kiakkierar!”...
Ma un fatto positivo nel Natale ad Altavillatraz c'è comunque:

Giulia è stata incoronata princess of Altavillatraz o semplicemente Incoronata (v.film-panettone di Boldi)….


E incazzata. Sempre di più.

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