E dopo l’Americano freddato da Giulia nella real life mediata da Facebook, un Libanese in calore viene freddato da Infinity Erin in Second Life. Infinity nasce ieri e oggi muove i primi passi… di danza… nell’isola degli avatar di Second Life. La prima attività che scopro in questa dimensione nuova per me è la danza russa. E la scoperta viene fatta mentre Zied il Libanese ce provava! E per freddare degnamente l’avatar libanese in calore, che mi chiede spudoratamente se il mio status reale è married o single, e mi offre il suo altrettanto reale indirizzo mail, io clicco l’opzione “Saturday night dance” e gli dico: “Zied, bell’a sore, relax take it easy! Please don’t stop the music yeah!”. L’avatar si allontana con un una second coda tra le second gambe… -__-
Ma passiamo alla vita reale, ma reale reale… purtroppo…
Vricciullo Supermarket si attrezza contro gli attacchi hacker ai formaggini e installa all’entrata una composizione di armadietti blindati degni di una banca di credito cooperativo. A' SuperVricc, me sa che te sei scordato er rivelatore di oggetti magnetici… La Giulia ignara entra a cinque minuti dalla chiusura del Vricciullo Supermarket, non fa caso all’innovazione tecnologica apportata dall’Uomo del Monte e sfodera affannosamente la sua prosperosa lista della spesa dalla sua minuscola e piena-zeppa borsetta. SuperVricc le fa col dito: "AH AH AH! Depositare l’oggetto contenitore prima di aggirarsi per il MIO supermarket!". Già vittima di attacchi da parte del suddetto, compare, sul mio reale avatar, una faccina scioccata! Appena noto l'oscena oscenità, non so se mi sembra di trovarmi più in una school americana o in una sede delle biblioteche di Roma. Ma se la crisi fa l’uomo ladro e la donna che si avvicina alla cassa fa il Vricc goloso… l’ingiustizia fa Giulia inkazzata… e se l’ingiustizia viene dal nemico SuperVricc, allora l‘arrivo della signorina alla cassa con carrello strapieno e borsa formato –famiglia alla spalla, casca a puntino! “Non è stato carino e… gliel’ho fatto notare…” (oddio cito me stessa!): la mia ardua poco nobile incazzatissima sentenza non la riportiamo perché a quest’ora tra il pubblico potrebbero esserci dei bambini… Fatto sta che esco dall’entrata principale, meravigliata che riesco a giungere in piazza senza che SuperVricc mi corra dietro obbligandomi ad uscire dalla porta con l’insegna “uscita”. In piazza giro e rigiro intorno al monumento ai caduti come fosse il pensatoio di Paperone chiedendomi: “Ma SuperVricc… c'andrà mai in calore?".
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